100 strade per giocare

Stanchi di marciapiedi ingolfati di rifiuti
e di automobili grigie di smog e cemento?
Sta per arrivare un’invasione di colori e di allegria,
una grande festa per salutare l’inizio della primavera:

100 strade per giocare

Anche quest’anno Legambiente, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’ANCI, promuove l’iniziativa “100 Strade per Giocare” dedicata alla vivibilità degli spazi urbani da parte dei cittadini più piccoli e di conseguenza anche dei più grandi.
L’iniziativa - prevista per il prossimo 6 aprile - giunge quest’anno alla 14° edizione ed avrà il patrocinio del Ministero per l’Ambiente e quello dell’ANCI.
Tanti i motivi per essere in piazza: la questione rifiuti, la sicurezza di strade e piazze, la qualità dell’aria, il problema dell’inquinamento acustico, ma soprattutto la riscoperta della strada come luogo di incontro fra diverse generazioni e culture.
Questo è il motivo che hanno spinto l’Associazione Via Nova, che opera prevalentemente nella zona di S. Teresa degli Scalzi e il Comitato “Napule nun’è ‘na carta sporca”, che opera nella zona di Corso Amedeo di Savoia ad unirisi allo storico Circolo Neapolis 2000 di Legambiente con il patrocino della III Municipalità, per organizzare tutti insieme
100 STRADE PER GIOCARE.
L’appuntamento è per domenica 6 aprile 2008 all’Emiciclo di Capodimonte dalle ore 10,30 alle 13.00.
Anche in collaborazione con la UISP - Comitato Regionale Campania e tanti animatori volontari, sarà animata da giochi tradizionali (corsa con i sacchi, tiro alla fune, gioco del fazzoletto ecc.), dallo spettacolo di guarattelle “Storie di Pulcinella” del maestro Bruno Leone, da musica e balli e tanti palloncini colorati e tanta raccolta differenziata.
“Almeno per un giorno , in coro affermano i rappresentanti delle associazioni organizzatrici, Giovanni Lamagna, Anna Vigna, Flora De Blasio assieme a Carmine Maturo di Legambiente Campania, ci piace pensare che sia possibile uscire dal fumo quotidiano, di vivere una città, più pulita, più ella più gentile”
Info e mail neapolis@hotmail.com – tel.081294511
*Si ringrazia: Banco di Napoli e i commercianti locali per il loro contributo.







Per gli innamorati di Napoli e della Campania


Il turismo responsabile si fonda sulla conoscenza di un paese ed una comunità, adeguandosi ai tempi ed i ritmi del luogo, incontrando e parlando con la gente del posto, pernottando in piccole strutture e mangiando in ristorantini tipici; il tutto nel rispetto dell'economia e dell'ambiente.
Questo fino ad oggi è stato il turismo responsabile.Il turismo responsabile però può trasformarsi in turismo solidale se la scelta della destinazione di un viaggio nasce dalla volontà di voler coniugare la vacanza e la conoscenza di un luogo con la possibilità di poter produrre beneficio e sostegno economico ad un determinato territorio.
La Campania meta preferita di turisti e viaggiatori amanti del coniugare l’arte, il mare, la natura e la gastronomia è oramai penalizzata in termini di prenotazioni e scelta come destinazione per scopi di viaggio e di vacanza.Gli addetti ai lavori parlano appunto di 'effetto “monnezza” a tutto svantaggio dell’economia turistica della regione.
Noi sappiamo che in Campania oltre 4000 Kmq (ca. il 30% della superficie campana) di Aree Protette rappresentano un esempio concreto di valorizzazione del territorio dalla dorsale appenninica con le sue propaggini costiere fino alle grandi riserve fluviali.Che Il Centro Storico di Napoli, La Reggia di Caserta con il suo parco, il sito di San Leucio, le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le aree archeologiche di Paestum e Velia, Padula sono tutti siti Campani definiti dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Che in Campania ci sono migliaia fra chiese conventi e siti minori da visitare, decine di luoghi termali, tre bellissme isole famose in tutto il mondo.
Noi siamo a conoscenza che in Campania circa 200 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio al pari delle migliori esperienze del Nord Italia e che ci sono tantissimi cittadini campani che stanno organizzando la raccolta differenziata nei loro quartieri e nei loro condomini e che vogliono bene a questa terra e che non accettano che venga così maltrattata e oltraggiata.
Siamo figli di questa terra che intendono impegnarsi con responsabilità per salvaguardarne e promuoverne le bellezze e le opportunità .Per questo è importante andare in vacanza in Campania per voler bene all’Italia.firma un commento su http://www.turismosolidale.blogspot.com/ per aderire al Patto per la Campania oppure invia la tua adesione al circolo Neapolis 2000 di Legambiente neapolis@hotmail.com

Emergenza Rifiuti - firma l'appello di Legambiente e partecipa alla manifestazione del 19 gennaio


USCIRNE SI PUO’VOLER BENE ALLA CAMPANIA

No all’emergenza permanente, no all’ecomafia che ci avvelena la vita, no ai demagoghi che soffiano su ogni protesta.Sì a una politica che sa decidere, sì ai sindaci che fanno la raccolta differenziata, sì agli impianti di riciclaggio e compostaggio.

In Campania

145 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio al pari delle migliori esperienze del Nord Italia;200 Piccoli Comuni hanno reagito all’abbandono e al degrado delle aree marginali, valorizzando il loro patrimonio e costruendo una vera "economia della qualità" per tornare a competere;oltre 4000 Kmq (ca. il 30% della superficie campana) di Aree Protette rappresentano un esempio concreto di valorizzazione del territorio dalla dorsale appenninica con le sue propaggini costiere fino alle grandi riserve fluviali;numerose aziende campane, capaci di costruire e gestire impianti di riciclaggio, tecnologicamente avanzati, sono costrette, paradossalmente, ad importare materie prime-seconde (contenitori in plastica, vetro, carta e cartone) da fuori regione per far funzionare a regime i loro impianti.Noi non ci stiamo ad essere resi schiavi dall’ecomafia e a che la Campania sia utilizzata come discarica illegale di rifiuti pericolosi prodotti nel resto del Paese.Noi non ci stiamo a delegare il nostro futuro ad una classe politica incapace di decidere e di agire,Noi non ci stiamo a rimanere succubi dei localismi amorali e di scelte senza prospettiva.Noi non ci stiamo ad essere considerati cittadini che accettano di vivere nel degrado e nell’illegalità diffusi.Noi sappiamo che l’emergenza rifiuti in Campania è il prodotto del potere dell’ecomafia e della demagogia e dell’incapacità della classe politica che da sempre hanno fatto leva sulle paure della gente comune.Noi sappiamo che l’emergenza rifiuti in Campania si può risolvere se si completa e ammoderna tutta la filiera impiantistica necessaria per realizzare il ciclo integrato dei rifiuti a partire da politiche di riduzione dei rifiuti, di raccolta differenziata spinta, fino al riciclo delle materie prime-seconde e al recupero energetico, implementando corrette pratiche di gestione e coinvolgendo i cittadini.Noi vogliamo efficienza ed efficacia nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e continueremo a seguire quanto i vari livelli istituzionali faranno per uscire dall’emergenza, controllando che tutto avvenga nella massima trasparenza, condivisione e partecipazione, denunciando ritardi, illegalità, inadempienze.Noi vogliamo bene a questa terra e non accettiamo che venga così maltrattata e oltraggiata.Noi siamo figli di questa terra che hanno deciso di vivere qui e che intendono impegnarsi con responsabilità per salvaguardarne e promuoverne la bellezza e le opportunità.E’ per tutto questo che il 19 gennaio saremo in piazza a Napoliper dare voce a tutti coloro che VOGLIONO BENE ALLA CAMPANIAPer adesioni: Legambiente nazionale, 06-862681, fax 06-86218474, e.mail legambiente@legambiente.euLegambiente Campania, 081-261890, fax 081-261542,e.mail campagne@legambiente.campania.it
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